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Fiore a sei petali che elencano vari eventi traumatici possibili.

Resilienza: vocabolo da tenere a mente sempre

Posted on 10 Settembre 201729 Ottobre 2017 by Max

La Resilienza è un termine abbastanza sconosciuto in Italia, non molto usato, almeno nel suo significato in Psicologia che nella definizione wikipediana è abbastanza verbosa:

In psicologia, la resilienza è una parola che indica la capacità di far fronte in maniera positiva a eventi traumatici, di riorganizzare positivamente la propria vita dinanzi alle difficoltà, di ricostruirsi restando sensibili alle opportunità positive che la vita offre, senza alienare la propria identità.”

Preferisco la definizione generale di resilienza, magari sostituendo sistema con persona:

La resilienza è la capacità di un sistema di adattarsi al cambiamento.”

Non è il semplice saper adattarsi alle diverse condizione che continuamente ci viene proposto ovunque:

di solito adattarsi al peggio, quasi mai al meglio, che cercano di farci digerire governi di vario colore o imprenditori che sono buoni solo ad andare avanti grazie ai sussidi degli stessi governi di prima.

La Resilienza è una qualità diversa, è la capacità di ricevere merda in faccia e nonostante questo saper vedere le opportunità positive che la vita ci offre:

che ne so, una vendita di concime biologico, visto che ce lo stanno tirando in faccia a gratis…

Se la vita dell’operaio, dell’impiegato tipo è spesso un piccolo calvario continuo, difficilmente avrà scossoni enormi che pregiudicano il suo sistema di vita e credenze, in fondo ci sono ammortizzatori sociali, disoccupazione, cassa integrazione, infortuni e mutua…

Per chi sceglie un percorso diverso ed ha la malsana idea di fare l’imprenditore in Italia, la Resilienza è fondamentale, non può sopravvivere senza di essa, in particolare oggi con società liquida e cambiamenti epocali in atto.

Non è abbiamo detto un semplice adattarsi, ma non è nemmeno un non mollare mai che va tanto di moda dirlo, farlo molto meno che è più difficile:

è un riuscire a sfruttare cambiamenti traumatici ed inaspettati come banco di prova, come sfida per fare di più e meglio,  riuscire a non snaturarsi, a non lasciarsi sopraffare dalle avversità che la vita ci mette davanti ogni giorno.

In un’epoca in cui sembra che la depressione sia la malattia di moda tra le persone che si annoiano anche se non avrebbero alcun motivo per essere depressi, essere resilienti vuol dire l’esatto opposto:

vuol dire trovare il buono o almeno l’energia per affrontare le difficoltà più o meno giornaliere che uno si trova davanti; vuol dire non essere depressi nemmeno quando avremmo tutte le ragioni del mondo per esserlo.

La Resilienza è una qualità che si vede sul lungo termine, per questo è una caratteristica amica di chi vuole creare qualcosa per conto suo, di suo:

creare da zero un business un’impresa, qualsiasi attività che produca profitti in grado di sostenerci finanziariamente, richiede tempo e sforzi distribuiti nel tempo e nello spazio, chi non è resiliente viene buttato fuori alle prime difficoltà.

Una qualità di questo tipo può essere innata, ma spesso è circostanziale:

che cazzus stai dicendo Max, bevuto troppo oggi al pranzo domenicale?

Vuol dire che la forza di resistere positivamente agli eventi esterni deriva solitamente dal nostro sistema di credenze, da quanto crediamo in quello che facciamo:

vuol dire che se scrivi solo per fare i soldi con le vendite del tuo libro, cercherai presto scorciatoie e ti sarà facile soccombere alle prime reali avversità o mazzate tra capo e collo che immancabilmente arriveranno.

Se scrivi perché altrimenti stai male, scrivi anche se nessuno ti legge, hai un messaggio in cui credi e vuoi dirlo al mondo, non importa se oggi o domani o per cinque anni nessuno ti ascolta, le difficoltà saranno sempre superabili, anche le più grandi.

Il sistema di credenze interno, la bontà di fare ciò in cui crediamo e sentiamo giusto aumenta il grado di resilienza agli eventi esterni, soprattutto quelli imprevedibili, inaspettati e che potrebbero creare traumi.

Visto che ho iniziato con Wikipedia, vediamo anche cosa ci dice il Wikizionario(dizionario di Wikipedia):

intanto che la sua etimologia viene da resiliente, dal latino resiliens che deriva da resilire cioè rimbalzare.

Ci da anche una nuova definizione che mi piace particolarmente:

(in psicologia) l’insieme di caratteristiche e risorse che un individuo ha per affrontare gli eventi della vita.”

Che dire:

buona Resilienza a tutti voi!

Max

max@bartamax.com

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