Contents
- 1 servono a separare gli stupidi dal loro denaro!
- 2 0) L’inizio della fine:
- 3 1) I primi incerti passi:
- 4 2) Mai dire quanti soldi hai…
- 5 3) e-Commerce online, si guadagna!
- 6 4) La calma piatta.
- 7 5) Ed ora cosa faccio?
- 8 6) La triste verità: il mio e-Commerce non va!
- 9 7) Il giocattolo non si è ancora rotto…
- 10 8) Ora voglio le garanzie!
- 11 9) Il ciclo ricomincia e finisce allo stesso modo.
- 12 10) Chi perde non lo dice e non si vede.
Chiudo il Negozio apro un e-commerce ed incasso 1/2/5000 euro al mese.
Se l’avete già sentita è perché gli stessi sogni popolavano le notti e spesso pure i giorni degli investitori in borsa durante le varie bolle speculative o in quelle immobiliari:
- Che ci vuole in un mese ho guadagnato il 20%, in due anni passo il milione di euro!
- compro 1/10 case, con l’affitto ci pago mutuo: ho la casa gratis ed in più aumenta di valore!
I giornali ed il web sono pieni di storie sui tristi risvegli dalle bolle speculative azionarie o immobiliari, che tra l’altro sono fisiologiche e periodiche:
servono a separare gli stupidi dal loro denaro!
Purtroppo in questi periodi oltre agli stupidi vengono ripuliti anche molte persone per bene, che per casualità temporale, od eccesso di fiducia negli altri si trovano coinvolti.
Ma torniamo all’argomento caldo di oggi:
la bolla speculativa dei siti di e-commerce.
Ogni anno le percentuali delle vendite da web aumentano, sempre più persone che prima non si fidavano ora comprano tutto su internet, come cavolo fai a dire che è una bolla?
Parli forse delle quotazioni azionarie di Amazon od ebay, che hanno raggiunto prezzi elevati, per non parlare di Apple?
O forse intendi di quanto costa fare un sito web di e-commerce?
Nessuna delle due:
la bolla speculativa è nelle promesse non mantenute, sapendo di non mantenerle.
Allora le web-agency, i vari web master realizzatori, programmatori e manutentori di siti web sono dei truffatori, dei poco di buono che promettono e non mantengono?
Si e no, come in tutti i mestieri ci sono persone oneste ed altre meno, professionisti capaci che ti dicono come stanno davvero le cose ed altri un po’ meno, in fondo è difficile rifiutare i soldi che ci vengono offerti.
Passiamo ora all’e-Commerce vero e proprio.
Avrete notato che nei miei molteplici articoli sulla mia casa digitale BartaMax.com non ho mai, mai parlato di come aprire un e-Commerce, Shop Online, Sito Vetrina o qualche altra moda provvisoria del web:
Quasi tutti gli articoli parlano di sviluppare una propria identità per valorizzare il proprio Brand Personale ed il valore aggiunto che esso comporta, più i vari metodi per fare prima:
produttività, psicologia, web ecc. ecc.
0) L’inizio della fine:
Qualcuno si sveglia e dopo aver letto il giornale o le statistiche su Google o un resoconto speciale sul Pinco Pallino che guadagna 5000 euro al mese dalla Thailandia con il Dropshipping, decide che lui non è certo più stupido di Pinco Pallino.
1) I primi incerti passi:
Dopo una settimana senza praticamente dormire, che non è certo il miglior stato psicologico per prendere decisioni importanti, decide che lui farà una cosa per bene:
potrebbe fare da solo, le piattaforme ci sono, ma si rivolgerà ad un agenzia.
2) Mai dire quanti soldi hai…
Dopo varie ricerche sceglie la sua agenzia gli dice il suo progetto e candidamente racconta che ha 3000-4000 euro di budget.
Casualmente il tutto verrà a costare 3000 euro tondi.
Certo gli verrà detto, si poteva fare anche meglio se c’erano più soldi, ma verrà un buon prodotto.
Il nostro emulo di Pinco Pallino potrebbe decidere di alzare subito il suo Budget, oppure tenersi i soldi come riserva personale:
poca differenza, al 90% i soldi andrano via lo stesso, cambia solo dove!
3) e-Commerce online, si guadagna!
Il punto sopra è riferito alla web-agency che ha premura di incassare l’ultimo assegno post-datato ricevuto, o di farsi fare il bonifico a saldo, prima di mettergli il sito online e/o dargli le password di amministrazione sito.
4) La calma piatta.
Passano un po’ di giorni/mesi e non succede niente, i visitatori sono non tanti e le vendite normalmente di poco sopra lo zero.
Questo quando va bene, se la web-agency ha fatto questo:
- l’argomento è di nicchia,
- il sito è stato indicizzato bene,
- ha dei buoni contenuti,
- una buona SEO,
- dei prezzi in linea con gli altri o anche più bassi
- ecc.ecc. ecc.ecc.ecc.
Nel caso manca qualcuna delle condizioni sopra la Pinco Pallino Associated avrà zero visitatori eccetto lui, mentre nel caso qualche visitatore in qualche modo arrivi, difficilmente compra qualcosa:
in internet è ben chiara da anni la grande differenza tra visitatori e compratori, Pinco Pallino questa differenza la scopre solo ora, risvegliandosi di colpo dal bel sogno.
5) Ed ora cosa faccio?
Qui va meglio per chi ha fatto tutto da solo spendendo poco.
Come sappiamo il motivo per cui molte aziende falliscono è continuare a spendere soldi in progetti destinati al fallimento fin dall’inizio:
abbiamo già investito tanto, non possiamo lasciar perdere ora!
Pinco Pallino si rivolge alla web-Agency e chiede cosa deve fare, come deve comportarsi, come risollevare questa situazione stagnante.
La web-Agency 9 volte su dieci gli spiega che su internet senza una campagna di marketing non si va da nessuna parte, solo che con i suoi mille euro rimasti si va poco lontano.
Inizia il calvario di ADsense, pubblicità su Facebook e quanto altro vi venga in mente per prendere altri soldi a Pinco Pallino, tipo:
creare campagna sui social gestita dalla web-Agency.
6) La triste verità: il mio e-Commerce non va!
L’esperienza è stata dura, ma Pinco Pallino è stato sveglio, con solo 5000 euro di spesa totale se l’è cavata:
3000 di agenzia e 2000 di pubblicità.
Alla fine si considera pure fortunato, la lezione gli è servita, ora ha capito davvero come funziona l’e-Commerce:
ha sbagliato prodotto, su internet si vende roba tecnologica!
7) Il giocattolo non si è ancora rotto…
Potrei chiamarlo di nuovo punto 1 invece che sette, visto che la storia comincia di nuovo da capo, con l’unica differenza che ora la web-Agency modera un di più le parole…
Il nostro eroe convinto che computer ed aggeggi tecnologici vari si vendono come il pane ed ignaro dei risicati margini che hanno fatto fallire migliaia di piccoli commercianti fisici è pronto per la nuova avventura, in fondo lui è digitale mica analogico!
Si più ci pensa e più non riesce a capire come gli sia venuto in mente di vendere prodotti Bio, Vino, vestiti, scarpe tazze fatte a mano ecc. ecc
Tecnologia ci vuole, internet aspetta che sto arrivando!
8) Ora voglio le garanzie!
Pinco pallino si rivolge alla vecchia web-Agency o ad una nuova, poco cambia di solito e chiede espressamente che lui vuole riuscire a vendere non semplicemente fare un sito di e-Commerce.
La fortuna potrebbe aiutarlo e trovare una persona tipo me o pochi altri che gli spiega che nella vita c’è una sola garanzia che puoi avere e non è poi tutta sta gran cosa, visto che tutti cercano di rimandarla più a lungo possibile.
Trovando gli altri nove interessati alla vil pecunia gli verrà risposto che:
certo che lo fanno andare tra i primi risultati di Google, certo che la sua campagna PPC(Pay Per Click) funzionerà), certo di qui, certo di la, ma nessuno lo metterà mai per iscritto.
Alla sua richiesta che vuole vendere prodotti, non semplicemente avere un sito da far vedere ad amici e parenti, se è la stessa web-Agency potrebbe avere senza ombre di ironia risposte di questo tipo:
ma perché non lo hai detto subito(fatto veramente accaduto).
9) Il ciclo ricomincia e finisce allo stesso modo.
La Pinco Pallino Srl è ormai in bancarotta, certo che va nella prima pagina di Google pagando, ma quanti visitatori comprano per ogni click pagato?
Se ogni 100 visitatori comprano in tre, che è già tantissimo una conversione del 3%, normalmente è zero virgola, ed ogni click gli costa diciamo un euro, solo per fare quasi pari dovrà:
a) incassare almeno euro 33,333 (periodico) di guadagno netto per ogni prodotto venduto.
b) Se la conversione è dell’uno per cento deve guadagnare oltre 100 euro a prodotto.
c) Nella realtà se arriva a 0,5% di percentuale di conversione è grassa, che porta il guadagno necessario solo per ammortizzare il Pay Per Click a 200 euro a vendita.
Per avere 200 euro di margine su di un prodotto tecnologico, deve costare davvero ma davvero molto, quindi le percentuali di conversione scendono drasticamente:
tanti guardano ed osservano il prodotto bello e costoso, ma poi non lo comprano, facendo scendere il tasso di quelli che comprano intorno allo 0,1%.
Calcolo veloce e allo 0,1% per avere una vendita ci vogliono 2000 visitatori che ad un euro a click sono 2000 euro
.
10) Chi perde non lo dice e non si vede.
Quando un negozio fisico, un azienda, qualsiasi cosa che occupa uno spazio “reale”, chiude succedono varie cose:
a) abbassa le saracinesche
b) Proprietario e dipendenti smettono di andarci(è chiuso…).
c) Quando chiude per mancanza di clienti e soldi, lascia pesanti conseguenze finanziarie.
d) Passandogli davanti, tutti vedono il negozio chiuso!
Difficile raccontare in giro che il tuo negozio va a gonfie vele, quando hai le serrande chiuse con un lucchetto rugginoso.
La sconfitta dell’ego è notevole, lo sanno tutti che siamo falliti con la nostra impresa:
c’è poco da fare non lo puoi nascondere.
e-Commerce salva-ego
Su internet il problema saracinesche abbassate è meno sentito:
con le migliori offerte dei provider te la cavi con 50-300 euro all’anno.
Difficile per la persona media capire quanto incassa un sito web, ancora più difficile sapere il guadagno netto:
siti ben realizzati simili possono avere un abisso tra di loro in termini di moneta pulita che arriva.
Un e-Commerce vende un milione di euro all’anno, l’altro esattamente zero di zero virgola zero.
Ecco che tenerlo aperto e quindi non vedere il sorrisetto ironico e maligno nelle facce delle varie persone, la loro contentezza nel sapere che il vostro progetto è fallito, ecco che spendere 100 euro all’anno non sono questa gran cosa.
Non sono una grande spesa, ma la Pinco Pallino Srl ha già speso 3-5000 nel primo, con il secondo e-Commerce raddoppia i costi sostenuti, mentre con campagne pubblicitarie fallimentari a pagamento può arrivare a triplicare o più i soldi buttati nel cesso e poi tirata la cordicella dell’acqua.
Ha speso molto e gli unici che hanno guadagnato sono:
- La web-Agency
- Fornitori di hosting e domini
- Programmatori con plugin a pagamento e/o temi
- I fornitori di pubblicità, che di solito è Google.
La storia continua:
Pinco Pallino si guarderà bene dal raccontare troppo in giro l’abbaglio gigantesco che ha preso, in fondo veder distrutto il proprio sogno non è una cosa che si racconta volentieri.
Nei giorni a venire sarà la volta di Tizio, di Caio e di sempronio a finanziare con i loro sudati soldi altre web-Agency senza scrupoli.
Anche il vostro Max non ha finito, oggi vi ho fatto vedere velocemente cosa accade, le varie fasi in cui un ignaro sognatore viene separato dai propri soldi:
tra qualche giorno vi farò vedere perché questo accade, come mai le sue speranze di riuscita sono veramente basse, perché per 20/30 che ci vivono e vanno bene ce ne sono 500-1000 che si separanoi velocemente dai loro soldi.
Grazie per aver letto il mio post!
Max
max@bartamax.com
P.S.
Se avete chiesto un sito di e-commerce ad un programmatore puro, lui vi farà il sito web e se è onesto e lo sa, vi dirà anche che è non è per niente una buona idea:
in fondo il suo lavoro è solo costruire il sito, come il muratore vi costruisce il vostro nuovo negozio dove e come lo volete voi.
Una web-Agency dovrebbe essere qualcosa di più, cioè assistervi dall’inizio alla fine nel vostro progetto imprenditoriale sul web:
per fare il paragone, dovrebbe farvi un business plan come ad un negozio fisico, locazione, costi, come trovare i clienti, possibili ricavi ecc. ecc.