Black Hat SEO in Azienda è usare tecniche poco lecite per promuovere il sito web aziendale sui motori di ricerca.
Le tecniche Black Hat nella SEO vanno contro le buone norme emanate da Google, Bing, Yandex, ecc. ecc. Cercano di promuovere il sito web non con contenuti di qualità e valore apportato, ma con scorciatoie finalizzate a far credere al motore di ricerca che tali buoni contenuti vi siano.
Quando usare le tecniche Black Hat SEO in Azienda?
MAI, non vanno mai usate:
è solo questione di tempo prima che tali tecniche vengono scoperte e quindi meritevoli di una penalizzazione SEO, con ripercussioni negative per mesi o anni sui siti che le hanno usate.
Ecco alcuni degli svantaggi che il cappello nero(Black Hat) comporta una volta beccati:
- immediata esclusione dalle pagine dei risultati di Google e gli altri motori; tecnicamente ancora è indicizzato il sito, ma alla pagina mille e qualcosa che equivale a non esserci.
- Perdita del 70-80% del traffico, che sono di solito le percentuali di traffico organico, in questi siti di poca qualità anche 80-90% viene perso, dato che non attraggono traffico diretto.
- Quando cala il traffico così tanto calano anche le vendite.
- Doversi dare da fare seriamente per far togliere la penalizzazione presa.
- Necessità di ripartire praticamente da zero a costruirsi una reputazione migliore della precedente e poter attirare visitatori con tecniche lecite di SEO White Hat.
Come riconoscere un’Agenzia, un consulente SEO a forte rischio uso Black Hat?
Chi fa affidamento su questi metodi ha di solito dei comportamenti e frasi caratteristiche che usano per influenzare il probabile cliente a servirsi di loro.
Vuoi sapere quali sono?
Vediamo subito alcune, poi spiegherò perchè sono a forte rischio:
- Posso garantire almeno 1000 utenti unici al giorno dopo un solo mese di SEO fatta da me.
- Delle 10 Keywords che di interesse posso garantire che almeno 3 vanno al primo posto su Google, altre due nei primi 5 risultati e le altre tra quinta e decima posizione sempre della prima pagina.
- Al momento che sarai sulla prima pagina vendere diventa una formalità, farai soldi più veloci di quanto riesci a contarli.
- Non informarsi dettagliatamente di cosa è e cosa fa l’azienda, non gli interessa perché tanto lui può far decollare qualsiasi cosa anche un pachiderma.
- Fa solo uso di Vanity Metrics e sorvola sugli indicatori importanti.
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Nessuno può garantire un bel niente in casa degli altri!
Nessuno può decidere o sapere in anticipo in quale posizione delle ricerche su Google andrai, se non vuole metterti al primo posto non ti ci mette:
Google è a casa sua, può fare come meglio gli sembra.
Abbiamo già smontato metà dei suoi Bullet Point che possono avere solo due origini:
-
usa tecniche Black Hat per salire ai primi posti,
-
è un millantatore che non può consegnare cosa promette.
Già questo è più che sufficiente a non assumere tale personaggio o web agency SEO, ma per chi non convinto continuiamo.
Vendere non è mai una formalità, soprattutto ad un cliente appena arrivato, non importa dove ti posizioni nei motori, perché il potenziale cliente acquisti le cose vanno fatte e vanno fatte per bene.
Chi non si informa in modo approfondito sull’azienda, la sua storia, i suoi valori, la filosofia aziendale, è come un attore che non si studia il personaggio e le sue battute, farà solo una gran confusione ma scarsi risultati.
Riuscire a fare SEO che funziona, in particolare quella finalizzata alla vendita di un prodotto, richiede una conoscenza profonda e dettagliata del prodotto, azienda, libero professionista che vogliamo promuovere sul web.
In linea teorica il consulente SEO ne dovrebbe sapere (quasi) quanto il proprietario per poter lavorare al massimo delle sue possibilità.
Lucidare l’ego:
Nonostante ci abbia detto che vendere è facile fa vedere solo numeri che mostrano vanity metrics ovvero le statistiche atte a farci contenti, ma non cambiano significativamente la realtà commerciale dell’azienda.
Quello che dobbiamo tenere sempre sott’occhio sono KPI e ROI:
ROI (return on investments) è l’indice di redditività del capitale investito.
KPI (key performance indicators) sono gli indicatori che ci dicono davvero come stiamo andando, uno di essi è proprio il ROI messo poco sopra.
Quanto costa un consulente o una web agency SEO?
Impossibile da stabilire a priori, di solito meno si spende maggiore il rischio di beccare qualcuno che usa tecniche poco pulite Black Hat.
Purtroppo il contrario non è vero automaticamente, dato che si può spendere tanto ed avere un lavoro fatto da un cialtrone del web!
Avete un azienda da 10 milioni di euro di fatturato con vendite in tutta Italia più qualche negozio fisico e volete far crescere Brand dell’azienda in più SEO locale per i 3 negozi a Roma Milano e Napoli.
Non avete una presenza significativa sul web, cioè in prima pagina ci andate solo scrivendo il vostro Url preciso…
Vi vengono chiesti Mille euro e in un mese ha già fatto?
Avete beccato un altro personaggio che usa black hat SEO in azienda, nella vostra azienda e/o vuole truffarvi alla grande.
Il modo corretto di procedere nel creare una campagna SEO.
Per un progetto di questo tipo, dopo aver fatto analisi SEO come deve essere fatta, si stabilisce un piano d’azione insieme ai vertici dell’azienda:
dove chi rappresenta l’azienda mette in chiaro cosa si aspetta, cosa desidera dalla maggiore visibilità.
Alcune aziende vogliono far crescere di immagine il marchio, altre potrebbero voler riposizionarsi su clientela diversa economicamente o su di un target diverso di età.
Qualche professionista potrebbe cercare di aumentare il suo status, il suo prestigio per poter aumentare di conseguenza anche i prezzi.
Altre aziende potrebbero essere intenzionate solo a vendere fregandosene alla grande del Brand.
Il ruolo dell’agenzia o consulente SEO serio.
Le informazioni le abbiamo sia tramite analisi, che grazie all’approfondito studio dell’azienda di cui abbiamo i capi di fronte, i quali ci hanno appena detto cosa vogliono.
Come e cosa si risponde a questo punto riguardo alla SEO del loro sito web?
Va trasmesso senza usare tecnicismi come funziona in linea di massima una campagna SEO:
la sua durata, i suoi costi, la sua modalità di sviluppo e dei vari step necessari con il passare dei mesi.
Cosa è possibile fare e cosa invece sono attese irrealistiche, ricordandosi che se dite 5-10000 visitatori il cliente cancellerà totalmente 5000 dalla sua mente e si ricorderà che avete detto diecimila o a volte 10-15000!
Mettere bene in chiaro che non si prova un mese e poi si vedrà…
Quasi tutte le tecniche atte a migliorare il posizionamento di un sito web nei motori di ricerca hanno bisogno di tempo per esprimere il loro valore la loro potenza:
la SEO è la consistenza del lavorare bene per gli umani, di fornire loro dei contenuti di valore.
Fatto questo per un tempo sufficiente, il motore di ricerca ci premia per questo sforzo mettendoci nelle prime posizioni.
Il giusto prezzo di chi lavora bene qual è?
la SEO abbraccia tanti e diversi campi di sapere, è una disciplina enorme, impossibile essere il migliore su tutto, già saper mettere le mani su molto è un traguardo notevole.
Cosa ci viene richiesto stabilisce il prezzo:
- Faremo ottimizzazione SEO solo sulle parti non visibili o influiremo scrivendo anche sui contenuti?
- La parte tecnica c’è un programmatore che la può implementare o spetta al consulente?
- Chi si occupa del Design se quello che c’è non va bene?
- Va aumentato solo il numero dei visitatori al sito web dell’azienda o c’è da lanciare un Brand sconosciuto?
- Quanto tempo c’è a disposizione?
- Il budget è sufficiente per fare quello che la proprietà vuole?
- Stiamo mettendo le mani su di un sito che era stato penalizzato per tecniche di Black Hat?
- Chi si occupa di scrivere SEO Content, cioè contenuti ottimizzati SEO?
- Vanno fatte delle Landing Page: chi scrive la copy di vendita, chi cura il design?
- Semplice sito vetrina con blog aziendale o un e-Commerce da far decollare?
- C’è da implementare una strategia di automazione, un Funnel, chi lo fa?
Mi fermo qui, le opzioni sono troppo numerose per poter elencarle tutte e stabilire dei prezzi standard applicabili a tutto o quasi.
In questo elenco hai sicuramente notato che ci sono compiti prettamente da SEO, altri che lo sono a metà, altri ancora che non lo sono per niente.
Se è così, allora perché includerli?
Scarsa conoscenza di come funziona internet ed i computer-tecnologia in generale.
Tu lavori con il PC, lavori sul web, devi quindi sapere e fare tutto quello che riguarda la tecnologia!
In particolare nelle piccole imprese, piccoli commercianti ed aziende con pochi dipendenti è faile che ci siano queste aspettative, che in un certo senso sono naturali:
ha chiamato l’esperto di internet, quindi deve risolvere tutto!
Fare del lavoro in più non è un problema e quando un esperto SEO non fosse in grado, avrà sicuramente nella rubrica minimo tre nomi di fiducia da coinvolgere per fare quanto richiesto dall’azienda.
La parte difficile non è l’esecuzione del lavoro:
è il comunicare bene, far capire completamente al cliente i vari tipi di servizio e i molto diversi costi che deve affrontare in base a cosa vuole che facciamo per lui.
Ogni lavoro è un mondo a se, ogni lavoro SEO è unico:
le difficoltà cambiano tra un prodotto di nicchia come può essere una piccola bottega artigiana che ferra i cavalli, rispetto a chi vuole vendere telefoni sul web(ve lo sconsiglio se non avete tanti, ma tanti soldi, la concorrenza è altissima e veramente difficile da battere).
SEOwi.com
P.s.
Black Hat SEO in Azienda, abbiamo visto che non è una grande idea, ma in fondo è quello che a suo tempo c’avevano insegnato i motori di ricerca per far trovare il nostro web-site una decina anche quindici anni fa…
Tra nero e bianco, tra Black and White abbiamo anche Gray Hat SEO, cioè cappello grigio, di cui parlerò prossimamente.
In alcune situazioni particolari limitate nel tempo può convenire fare qualcosa non proprio immacolato, ma normalmente evitare sempre, non importa la tonalità di colore, se bianco non è, non va bene, punto e basta!